In vacanza: cosa mettere nella borsa fotografica?

Una delle cose che spesso, se non sempre, tutti noi fotografi facciamo prima di partire per una vacanza anche breve, è pensare a cosa mettere in borsa.

I buoni propositi sono sempre gli stessi: viaggiare leggeri, portare l’indispensabile, ma poi… questa lente mi può servire per…, anche questa, questo flash non posso non averlo, qualche filtro non si nega mai, e questo e quell’altro. Al termine di questa fatica, ci troviamo ancora in preda alle indecisioni e con una o più borse piene di tutto il nostro corredo.

Torniamo con i piedi per terra. A meno che non stiate partendo per un viaggio della durata di qualche settimana in qualche paese dove sia estremamente difficile trovare un minimo di civiltà, oggi avere zaini del peso di qualche decina di chilogrammi non ha molto senso. La Fotografia è utilizzo della luce, non qualità e/o quantità di attrezzatura, per quanto importante sia ANCHE questa.

Sappiamo dove andremo in vacanza e che genere di fotografia scattiamo prevalentemente e questi devono essere i nostri punti fermi. Fondamentale è una conoscenza dei luoghi che andremo a visitare; se vi state recando in posti nuovi per voi, qualche ora di navigazione sul web vi aiuterà moltissimo per conoscere il territorio, il tipo di situazioni che andrete ad affrontare. Troverete esperienze di altri fotografi che hanno visitato quelli luoghi prima di voi e magari, perché no, potrete contattarli per avere qualche suggerimento. Essere superbi non ha senso e non porta ad avere buoni risultati. Conoscere in anticipo le difficoltà o le opportunità trovate da altri vi aiuteranno nella decisione finale sulla quantità e tipologia di attrezzatura da preparare. Inutile avere al seguito tutte le lenti del nostro corredo se sappiamo già dalla partenza che il 200 mm verrà usato per il 10% delle nostre vacanze. Stesso discorso riguarda le lenti zoom: oggi con un paio di zoom si possono coprire il 90% se non il 100% delle necessità fotografiche di tutti noi. Mi vengono in mente due tagli “classici” quali il 24-90 e il 70-200: sono lenti che, se di qualità, hanno il loro peso, è vero, ma è altrettanto vero che non ho la necessità di averle contemporaneamente al seguito, in borsa, quando mi sposto, se conosco in anticipo dove andrò in vacanza. Un esempio per tutti: quante volte userete il 200mm per una visita a Venezia? In tanti anni di vita in questa città credo di averlo usato forse 5 volte. E quante volte userete il 200 mm a Barcellona, Roma, Spoleto, Norcia, Palermo? sicuramente molto meno rispetto al 24-70 o 24-90 o lunghezze focali simili. Il 200 lo posso anche portare in vacanza, ma questo non significa che dovrò sempre averlo al seguito. E’ vero che esistono lenti zoom che coprono lunghezze focali più ampie, del tipo il 18-200 e oltre, ma spesso queste lenti, per un necessità di costruzione, hanno luminosità piuttosto limitate (f4 o f5.6); è vero che con i sensori di ultima generazione questo è un punto non più così vincolante, ma ci sono delle oggettive differenze per resa e qualità di immagine.

Nel mio caso, queste vacanze (estate 2020) le trascorro in montagna e il mio genere fotografico prevalente è il reportage, quindi nella mia borsa trovano posto:

1 corpo macchina e 1 lente 50 mm f1.4: non utilizzo lenti zoom, preferisco lenti molto luminose. Quando ho dubbi sulle situazioni che potrei incontrare, utilizzo un 35mm f 1.4 e in borsa trova posto un 75mm f 2. La tecnica del passo in avanti o o del passo indietro mi permette di avere così un sistema che copre, senza difficoltà alcuna, lunghezze focali che vanno dal 24-28 al 90-100mm. Completano il corredo alcune schede SD (io preferisco tagli da 8 Gb) e almeno 2 batterie di scorta. In albergo restano “parcheggiati”: un corpo macchina di scorta, un cavalletto in carbonio (in alluminio va altrettanto bene) che utilizzo prevalentemente quando decido di scattare delle panoramiche. Questo corredo è leggero, completo per le mie esigenze e adatto al trasporto in qualsiasi situazione, anche in caso di trekking su sentiero.

Un esempio della versatilità, utilità e comodità di un corredo di questo tipo lo trovate nelle foto a seguire.

Situazione: trekking leggero in montagna seguendo semplici sentieri quindi con il 35mm posso coprire praticamente qualsiasi situazione. Arrivo dopo qualche ora presso uno dei punti di lancio preferiti dai praticanti il parapendio e, fortunatamente, trovo due atleti in procinto di prepararsi per un lancio. A prima vista si potrebbe pensare, data la situazione e dato il tipo di sport, che senza uno zoom o comunque una lente di lunghezza focale importante, tipo 200 o 300 mm, non sarebbe possibile scattare delle buone immagini. Con il 35 mm si è meno “invasivi”, più anonimi, più vicini ai momenti più importanti. Ecco quindi che senza disturbare o essere di intralcio agli atleti è stato possibile realizzare un buon reportage completo che va dalla preparazione al momento del lancio.